Il funzionamento dei termografi più recenti si basa sull’emissione di radiazione elettromagnetica da parte di ogni oggetto e corpo esistente. Poiché l’intervallo di frequenze emesse dipende dalla temperatura del corpo, con un rivelatore possiamo determinarne la temperatura.
Le emissioni luminose sono infatti dovute all’agitazione termica degli atomi, più precisamente degli elettroni, a loro volta messi in moto dai nuclei atomici stessi.
Il calore di un oggetto risiede nell’agitazione termica dei nuclei (che hanno massa circa 2000 volte superiore agli elettroni), ma sono gli elettroni che emettono radiazione elettromagnetica in virtù proprio della loro minore massa. Infatti l’emissione di onde e.m. dipende dalla quarta potenza dell’accelerazione cui sono soggetti gli elettroni***1.
Al crescere della temperatura T cresce la frequenza luminosa del picco di emissione della luce. E’ su questo principio che si basa il funzionamento delle vecchie lampadine a incandescenza. Questa formula è nota come legge di Wien, e viene di solito espressa in termini di lunghezza d’onda L (l’inverso della frequenza).
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